CARTA DEL PERCORSO sulla base della Swisstopo, che ne detiene il Copyright. Ho aggiunto alla carta alcuni toponimi ed una traccia rossa continua (carrozzabili, piste) o puntinata (mulattiere, sentieri).

Una semplice e piacevole escursione nei monti sopra Piateda può avere come meta l'alpeggio di Armisola.
Per raggiungere l'alpeggio si attraversano i bellissimi prati delle Piane,
dove si trova il rifugio dell'ANA di Piateda.
Costruito nel 1985 dal gruppo ANA di Piateda, il rifugio (anche segnalato nelle cartine come "Rifugio Alpini"), posto in località Le Piane, a 1550 metri, rappresenta una buona base per l'esplorazione di una delle zone più suggestive del Parco delle Orobie Valtellinesi.
Lo si raggiunge facilmente salendo da Piateda
a Piateda Alta (m. 709, a 6 km. da Piateda),
dove si trova la chiesa
di S. Antonio abate,
e proseguendo
verso la contrada Bèssega, ad 1,5 km da Piateda alta (m. 804; qui si trova il secentesco oratorio di S. Rocco),
fino a raggiungere il bacino del Gaggio della Sondel, a 3 km. da Pietada Alta (1018 m.)
Qui bisogna lasciare l'automobile, perché la prosecuzione della strada à chiusa al traffico dei mezzi non autorizzati.
Proseguendo, quindi a piedi sulla strada, che ben presto diventa sterrata,
si supera
la località
Gaggio
e si raggiunge,
attraversando
una bellissima fascia boscosa,
l'alpe Le Piane,
che si stende
su ampi prati,
al di sopra dei 1500 metri.
Fra le baite ben curate, si nota un edificio che conserva l'antico aspetto di casa nobiliare: si tratta infatti della dimora dell'aristocratica famiglia Orsatti.
Proseguendo verso la parte alta dei prati,
si raggiunge il rifugio, collocato proprio al termine della strada, in cima all'alpe, sopra alcuni piccoli specchi d'acqua che contribuiscono a rendere più suggestiva la cornice naturale.
Costruito nel 1985 per iniziativa del gruppo ANA di Piateda, è posto a 1550 ed è un'ottima base per chi volesse effettuare la classicissima ascensione al pizzo di Rodes.
Raccontiamo, invece, una possibilità escursionistica più semplice,
la salita all'alpe Armisola.
Per effettuarla, si raggiunge il limite superiore dei prati in direzione sud-est (soffermandosi magari a gustare la bella visuale sulla vetta di Rhon e sulla bassa val Fontana)
ed si imbocca
un sentiero
ben marcato
che, attraversato un bosco,
giunge alla valle di Armisola (dove si incontra una passerella in legno, costruita per salvaguardare la flora, lunga 359 passi)
ed attraversa il torrente Serio su un ponticello.
Appena oltre il ponte si incontrano i segnavia bianco-rossi che indirizzano al sentiero che risale il vallone di sud-est fino alla bocchetta di Santo Stefano. Da questa bocchetta, sfruttando una valletta sotto la punta di Santo Stefano, si sale alla bocchetta di Reguzzo, per poi piegare a destra e salire al pizzo, con un percorso ripido. Dal pizzo si può scendere anche, verso sud-ovest, alle Moie di Rodes e di qui al rifugio Mambretti in val Caronno.
L'ascensione richiede circa tre ore e mezza.
L'escursione, però,
può terminare
ai 1629 metri dei prati dell'alpe, dopo poco meno di due ore di cammino dal bacino del Gaggio (poco più di 600 sono i metri di dislivello in altezza superati).

Escursioni e camminate (consigli ed indicazioni; I miei canali su YouTube: paesi e campane, rifugi e vette, passi e poesie, poesie, musica)
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