SANTI (clicca qui per aprire la pagina relativa a questo giorno dal sito www.santiebeati.it): S. Ermete, Fausta, Angela, Elsa, Cristiana

PROVERBI

Da Natàl a l'Epifanìa se fa minga ecunumìa (da Natale all'Epifania non si fa economia - Castione)
Chi rid de giùen, piànc de vécc (chi ride da giovane piange da vecchio)
O de giùen o de vécc s’ha de mangià el carécc
(o da giovani o da vecchi, bisogna mangiare il fieno duro, cioè fare sacrifici)
Tücc’ i salmi i finìs en gloria (tutti i salmi finiscono in gloria - Ardenno)
Pagà i dèbet se acquista crèdet (chi paga i debiti acqquista credito - Sacco, Valgerola)
Chi giüga de caprìzi paga de bursìn (chi agisce per ripicca paga di tasca sua - Sacco, Valgerola)
Cùla féde ed se sposta ‘l muntàgn (con la fede si spostano le montagne - Val Tartano)
‘L piö́f e ‘l fa sul, el se marìda la gulp (piove e c’è il sole, si sposa la volpe, cioè è un evento raro - Chiuro)
Al sank l'è mia àcquä (il sangue non è acqua - Villa di Chiavenna)
A perdunà ai catìf se fa tort ai bùn (a perdonare ai cattivi si fa un torto ai buoni)
Sa tü è ric, tütc al fan scapaläda, sa tü è povar, tütc al dan paiäda
(se tu sei ricco, tutti si tolgono davanti a te il cappello, se sei povero, tutti ti danno una palata - Val Bregaglia)
La giuventü la cred da sgulà, ma par sgulà al ga vol gli ali
(i giovani credono di volare, ma per volare ci vogliono le ali - Poschiavo)

VITA DI UNA VOLTA

Nel "Vocabolario dei dialetti della Val Tartano", di Giovanni Bianchini (Fondazione Pro Valtellina, Sondrio, 1994), leggiamo:
"Fök, fuoco… Fino dopo la seconda guerra mondiale in molte case, per risparmiare fiammiferi, una volta usato il fuoco si copriva la brace con la cenere, per averla, poi, per accendere il fuoco successivamente. Per riaccendere il fuoco con la brace conservata sotto la cenere occorreva soffiare sulla brace per attivare la fiamma, spesso a lungo. Si soffiava di solito col bufèt. Chi non aveva avuto questo accorgimento o aveva trovato la brace consumata e quindi spenta, spesso, per non consumare fiammiferi, si recava nella casa vicina con una paletta a prendere un po’ di brace per accendere il fuoco.”

Dal libro fuori commercio di Eugenio Pedrotti "Ponte Valtellina":

"Minestra di duméga
Orzo selvatico gr. 200 - porri gr. 200 - cipolle rosse gr. 100 - carote gr. 200 - fagioli borlotti sgusciati gr. 200 - patate gr. 200 - verza gr. 100 - gambo di sedano 1 - rametto di salvia 1 - lardo gr. 100 (oppure pancetta gr. 150).
L'orzo selvatico deve essere messo a bagno il giorno prima, in acqua abbondante. Al momento della cottura, si sostituisca l'acqua tenendola a fuoco moderato. Al primo bollore l'acqua venga nuovamente sostituita. Questo accorgimento è indinspensabile perchè solo in tal modo i chicchi di orzo non si spappolano. Si rimetta il tutto a fuoco moderato e si aggiungano le verdure, ossia: patate, sedano, carote, verza, porri, fagioli borlotti e il rametto di erba salvia.
A parte si prepari il soffritto di lardo o pancetta, con abbondante intervento di cipolla; quando è ben rosolato, si aggiunga il tutto alla minestra. Si prosegua la cottura per circa tre ore, a fuoco lento
."

Dal “Prodromo della flora valtellinese”, di Giuseppe Filippo Massara (Sondrio, G. B. Tipografo, 1834):
"ACONITUM (Cl. POLYANDRIA MONGYNIA).
NAELLUS. Nelle alpi di Togno e di Mara. Fiorisce in luglio ed agosto.
LYCOCTONUM. Nei boschi sopra Albosaggia e Cajolo. Fiorisce in agosto.
CAMMARUM. Nell'alpe di Mara e nel bosco Valdone. Fiorisce in luglio ed agosto.
var. NEUBERGENSE, CLUS. Sul monte Braulio. Fiorisce in agosto.
ANTHORA. Nel bosco Valdone e nei boschi della valle di Togno. Fiorisce in luglio.
PANICULATUM. Nel bosco Valdone e ad Arquino in valle Malenco. Fiorisce in agosto.
Gli aconiti sono abbastanza conosciuti per le venefiche loro qualità; e gli rispettano gli animali quantunque affamati, non escluse le capre. Il napollo è chiamato da taluni mapello, e da altriruga. È raccolto solamente dagli speziali che ne preparano per uso medico l'estratto
."

STORIA

Da “Le Alpi nostre e le regioni ai loro piedi”, di Giuseppe Cesare Abba (Bergamo, Istituto Italiano di Arti Grafiche editore, 1906):
Un giorno i diciassette o diciottomila scolari che frequentano ogni anno le trecento novantaquattro scuole della Valtellina si glorieranno della loro valle. Nobile valle! Fa anche assai. Manda a scuola sette fanciulli per ogni centinaio  de’ suoi abitanti, quasi quanti la provincia di Milano, che ne manda nove. E la provincia di Milano è tanto più ricca! Basti dire questo, che nel 1897 i suoi centoventotto mila scolari avevano messo a risparmio quasi novemila lire, e quei di Valtellina soltanto quattrocentotrentacinque. In vero v'è povertà. Ma chi vuol dire dica pure che anticamente in Valtellina v'era più allegria, si lagni perchè la gente non si diverte più, non fa più le mascherate d'una volta, non più le compagnie dei Matti, i Re dei Matti. La domenica di Carnevale, giovani dei grandi borghi s'adunavano da veri matti nella sala del Comune, dove eleggevano il loro Re. Vestito di bianco, con manto di porpora, scettro, spada e corona, il Re eletto sedeva nel posto del vero Podestà, tra Arlecchino e il Dottorazzo, che dettavano per legge di stare allegri e lavorar a ballare. E poi facevano processi a carico delle famiglie nelle quali, durante l'anno, era avvenuto qualcosa di strano, e le condannavano a dar da bere. Così gozzovigliavano e duravano nell'ozio lunghissimi giorni.Ora si capì che la vita non è un goffo piacere. Miseria in Valtellina ce n'è ancor molta, però non più quanta cinquant'anni fa. Sono cominciate a sparire anche dalla campagna le catapecchie che non avevano neppur camino, dove la povera gente si scaldava intorno ad un fuoco acceso nel bel mezzo di una stanza quasi stalla.
Nè il povero campagnolo vi è più nella sorte d'allora che, malato, metteva un pane a bollire nell'acqua per farsi qualcosa da chiamarla brodo. Molti facevano gran festa a Natale se potevano darsi per gola una focaccia con qualche noce. E di cretini ve ne sono ben meno d'allora, di pellagrosi pure; molte paludi furono risanate, molti monti rimboscati; si tira avanti faticosamente, ma a non lungo andare, chi dire, i mali che già affliggevano la vane, non gli sarà creduto.”

AMBIENTE

Galli Valerio, Bruno, "Materiali per la fauna dei vertebrati valtellinesi", Sondrio, stab. tipografico "Quadrio", 1890:

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I PROVERBI SONO IN GRAN PARTE TRATTI DAI SEGUENTI TESTI:

Gaggi, Silvio, "Il volgar eloquio - dialetto malenco", Tipografia Bettini, Sondrio, 2011
Laura Valsecchi Pontiggia, “Proverbi di Valtellina e Valchiavenna”, Bissoni editore, Sondrio, 1969
Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino" (Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca comunale di Grosio)
Dott. Omero Franceschi, prof.ssa Giuseppina Lombardini, "Costumi e proverbi valtellinesi", Ristampa per l'Archivio del Centro di Studi Alpini di Isolaccia Valdidentro, 2002
AA.VV. "A Cà Nossa ai le cünta inscì", a cura della Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, Piccolo Vocabolario del dialetto di Montagna con detti, proverbi, filastrocche e preghiere di una volta (1993-1996)
Glicerio Longa, "Usi e Costumi del Bormiese”, ed. "Magnifica Terra", Sondrio, Soc. Tipo-litografica Valtellinese
"Parla 'me ta mànget - detti, proverbi e curiosità della tradizione comasca, lecchese e valtellinese", edito da La Provincia, 2003
Pier Antonio Castellani, “Cento proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1996
Pier Antonio Castellani, “Cento nuovi proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1999
Pier Antonio Castellani, “Cento altri, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Pier Antonio Castellani, "Detti e citazioni della Valdidentro", I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Luigi Godenzi e don Reto Crameri, "Proverbi, modi di dire, filastrocche raccolti a Poschiavo, in particolare nelle sue frazioni", con la collaborazione di alcune classi delle Scuole di Avviamento Pratico, Tip. Menghini, Poschiavo (CH), 1987
Lina Lombardini Rini, "Favole e racconti in dialetto di Valtellina", Edizioni Sandron, Palermo-Roma, 1926
Cici Bonazzi, “Detti, proverbi, filastrocche, modi di dire in dialetto tiranese”, ed. Museo Etnografico Tiranese, Tirano, 2000
Luisa Moraschinelli, "Dizionario del dialetto di Aprica", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Tarcisio Della Ferrera, Leonardo Della Ferrera (a cura di), "Vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto", Comune di Chiuro ed IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2008 (cfr. anche www.dialettochiuro.org)
Giovanni Giorgetta, Stefano Ghiggi (con profilo del dialetto di Remo Bracchi), "Vocabolario del Dialetto di Villa di Chiavenna", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Luigi Berti, Elisa Branchi (con contributo di Remo Bracchi), "Dizionario tellino", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2003
Sergio Scuffi (a cura di), "Nü’n cuštümàva – Vocabolario dialettale di Samolaco", edito nel 2005 dall’Associazione Culturale Biblioteca di Samolaco e dall’Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca. Giacomo Maurizio, "La Val Bargaia", II parte, in "Clavenna" (Bollettino della Società Storica Valchiavennasca), 1970 Gabriele Antonioli e Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino", Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca Comunale di Grosio.
Silvana Foppoli Carnevali, Dario Cossi ed altri, “Lingua e cultura del comune di Sondalo” (edito a cura della Biblioteca Comunale di Sondalo)
Serafino Vaninetti, "Sacco - Storia e origini dei personaggi e loro vicissitudini degli usi e costumi nell'Evo", Edizioni Museo Vanseraf Mulino del Dosso, Valgerola, 2003
Sito www.fraciscio.it, dedicato a Fraciscio
Sito www.prolocodipedesina.it, dedicato a Pedesina
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)


Utilissima anche la consultazione di Massimiliano Gianotti, "Proverbi dialettali di Valtellina e Valchiavenna", Sondrio, 2001

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PRINCIPALI TESTI CONSULTATI:

Laura Valsecchi Pontiggia, “Proverbi di Valtellina e Valchiavenna”, Bissoni editore, Sondrio, 1969
Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino" (Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca comunale di Grosio)
Dott. Omero Franceschi, prof.ssa Giuseppina Lombardini, "Costumi e proverbi valtellinesi", Ristampa per l'Archivio del Centro di Studi Alpini di Isolaccia Valdidentro, 2002
Tullio Urangia Tazzoli, "La contea di Bormio – Vol. III – Le tradizioni popolari”, Anonima Bolis Bergamo, 1935;
AA.VV. "A Cà Nossa ai le cünta inscì", a cura della Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, Piccolo Vocabolario del dialetto di Montagna con detti, proverbi, filastrocche e preghiere di una volta (1993-1996);
Giuseppina Lombardini, “Leggende e tradizioni valtellinesi”, Sondrio, ed. Mevio Washington, 1925;
Lina Rini Lombardini, “In Valtellina - Colori di leggende e tradizioni”, Sondrio, Ramponi, 1950;
Glicerio Longa, "Usi e Costumi del Bormiese”, ed. "Magnifica Terra", Sondrio, Soc. Tipo-litografica Valtellinese 1912, ristampa integrale nel 1967 a Bormio e II ristampa nel 1998 a Bormio a cura di Alpinia Editrice;
Glicerio Longa, "Vocabolario Bormino”, Perugia, Unione Tipografica Cooperativa, 1913;
Marcello Canclini “Raccolta di tradizioni popolari di Bormio, Valdisotto, Valfurva, Valdidentro e Livigno – Il ciclo della vita – La nascita e l'infanzia” (Centro Studi Storici Alta Valtellina, 2000);
Marcello Canclini “Raccolta di tradizioni popolari di Bormio, Valdisotto, Valfurva, Valdidentro e Livigno – Il ciclo della vita – Fidanzamento e matrimonio” (Centro Studi Storici Alta Valtellina, 2004);
Luigi De Bernardi, "Almanacco valtellinese e valchiavennasco", II, Sondrio, 1991;
Giuseppe Napoleone Besta, "Bozzetti Valtellinesi", Bonazzi, Tirano, 1878;
Ercole Bassi, “La Valtellina (Provincia di Sondrio) ”, Milano, Tipografia degli Operai, 1890;
"Ardenno- Strade e contrade", a cura della cooperativa "L'Involt" di Sondrio;
"Castione - Un paese di Valtellina", edito a cura della Biblioteca Comunale di Castione, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Sondrio;
don Domenico Songini, “Storie di Traona – terra buona”, vol. II, Bettini Sondrio, 2004;
don Domenico Songini, “Storia e... storie di Traona – terra buona”, vol. I, Bettini Sondrio, 2001;
Scuola primaria di Sirta: calendari 1986 e 1991 (a cura dell'insegnante Liberale Libera);
Luisa Moraschinelli, “Uita d'Abriga cüntada an dal so dialet (agn '40)”;
Giovanni Bianchini e Remo Bracchi, "“Dizionario etimologico dei dialetti della Val di Tartano”, Fondazione Pro Valtellina, IDEVV, 2003;
Rosa Gusmeroli, "Le mie care Selve";
Cirillo Ruffoni, "Ai confini del cielo - la mia infanzia a Gerola", Tipografia Bettini, Sondrio, 2003;
Cirillo Ruffoni, "Chi va e chi resta - Romanzo storico ambientato in bassa Valtellina nel secolo XV", Tipografia Bettini, Sondrio, 2000;
Cirillo Ruffoni, "In nomine Domini - Vita e memorie di un comune della Valtellina nel Trecento", Tipografia Bettini, Sondrio, 1998;
Mario Songini (Diga), "La Val Masino e la sua gente - storia, cronaca e altro", Comune di Val Masino, 2006;
Tarcisio Della Ferrera, "Una volta", Edizione Pro-Loco Comune di Chiuro, 1982;
"Parla 'me ta mànget - detti, proverbi e curiosità della tradizione comasca, lecchese e valtellinese", edito da La Provincia, 2003;
Massimiliano Gianotti, "Proverbi dialettali di Valtellina e Valchiavenna", Sondrio, 2001;
Associazione Archivio della Memoria di Ponte in Valtellina, "La memoria della cura, la cura della memoria", Alpinia editrice, 2007;
Luisa Moraschinelli, "Come si viveva nei paesi di Valtellina negli anni '40 - l'Aprica", Alpinia editrice, 2000;
Aurelio Benetti, Dario Benetti, Angelo Dell'Oca, Diego Zoia, "Uomini delle Alpi - Contadini e pastori in Valtellina", Jaca Book, 1982;
Patrizio Del Nero, “Albaredo e la via di San Marco – Storia di una comunità alpina”, Editour, 2001;
Amleto Del Giorgio, "Samolaco ieri e oggi", Chiavenna, 1965;
Ines Busnarda Luzzi, "Case di sassi", II, L'officina del Libro, Sondrio, 1994;
aa.vv. “Mondo popolare in Lombardia – Sondrio e il suo territorio” (Silvana editoriale, 1995) Pierantonio Castellani, “Cento proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1996 Pierantonio Castellani, “Cento nuovi proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1999 Pierantonio Castellani, “Cento altri, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Cici Bonazzi, “Detti, proverbi, filastrocche, modi di dire in dialetto tiranese”, ed. Museo Etnografico Tiranese, Tirano, 2000
Luisa Moraschinelli, "Dizionario del dialetto di Aprica", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Tarcisio Della Ferrera, Leonardo Della Ferrera (a cura di), "Vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto", Comune di Chiuro ed IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2008 (cfr. anche www.dialettochiuro.org)
Giovanni Giorgetta, Stefano Ghiggi (con profilo del dialetto di Remo Bracchi), "Vocabolario del Dialetto di Villa di Chiavenna", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Luigi Berti, Elisa Branchi (con contributo di Remo Bracchi), "Dizionario tellino", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2003
Pietro Ligari, “Ragionamenti d’agricoltura” (1752), Banca Popolare di Sondrio, Sondrio, 1988
Saveria Masa, “Libro dei miracoli della Madonna di Tirano”, edito a cura dell’Associazione Amici del Santuario della Beata Vergine di Tirano” (Società Storica Valtellinese, Sondrio, 2004)
Sergio Scuffi (a cura di), "Nü’n cuštümàva – Vocabolario dialettale di Samolaco", edito nel 2005 dall’Associazione Culturale Biblioteca di Samolaco e dall’Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca. Giacomo Maurizio, "La Val Bargaia", II parte, in "Clavenna" (Bollettino della Società Storica Valchiavennasca), 1970 Gabriele Antonioli e Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino", Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca Comunale di Grosio.
Silvana Foppoli Carnevali, Dario Cossi ed altri, “Lingua e cultura del comune di Sondalo” (edito a cura della Biblioteca Comunale di Sondalo)
Serafino Vaninetti, "Sacco - Storia e origini dei personaggi e loro vicissitudini degli usi e costumi nell'Evo", Edizioni Museo Vanseraf Mulino del Dosso, Valgerola, 2003
Sito www.fraciscio.it, dedicato a Fraciscio
Sito www.prolocodipedesina.it, dedicato a Pedesina
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)
Galli Valerio, Bruno, "Materiali per la fauna dei vertebrati valtellinesi", Sondrio, stab. tipografico "Quadrio", 1890

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