La salita alla cima della Rosetta è una delle più classiche e belle escursioni in bassa Val Gerola,
ed è anche un classico percorso di scialpinismo. Raccontiamo l'itinerario escursionistico.
Si deve imboccare, da Rasura (a 762 m., sulla ss. 405 della Val Gerola, ad 8 km da Morbegno), la strada che conduce al Bar Bianco (ad un bivio, si prende a sinistra, seguendo le ndicazioni per l'alpe Culino). Quando termina l’asfalto, si può lasciare l’auto in una piazzola e salire nel bosco. Dopo pochi metri si incontra una fresca radura, dove una simpatica fontana può servire se la sete si fa già sentire.












Dopo circa mezzora si raggiunge il rifugio Bar Bianco (m. 1550), dove giunge anche la strada sterrata.
 












Dal bar parte il sentiero, che passa vicino ad una fontana in pietra. Nel primo tratto il sentiero sale ripido ed attraversa un boschetto di larici, poi esce all’aperto ed intercetta una pista pianeggiante che va percorsa verso destra, fino a raggiungere una casera,
 













nei cui pressi si trova una croce in legno: ottimo è, da qui, il colpo d'occhio sulla bassa e media Valtellina.
 












Proseguiamo, salendo ora verso sinistra

 











incontrando, ad un trivio, un cartello: proseguiamo seguendo le indicazioni per il lago di Culino e la cima della Rosetta, e salendo verso sinistra.













Per un altro breve tratto il sentiero, che di recente è stato allargato a pista, prosegue in una macchia di larici, e raggiunge











una seconda casera, presso la quale troviamo un nuovo cartello e la targa del Sentiero Andrea Paniga.













La successiva salita porta ad una terza casera, quella dell'alpe Culino.













Poco sopra la casera si trova anche il laghetto
di Culino,
a 1959 metri.













Un nuovo breve strappo ci porta alla solitaria baita Culino (m. 2042): ora dobbiamo piegare a destra













per imboccare un evidente sentiero













che volge a nord-est













e sale fino a raggiungere una bocchettina posta appena sotto la cima. La bocchettina guarda su un ripido canalino che scende all'alpe di Olano.







Dopo gli ultimi sforzi, seguendo il crinale,






 








raggiungiamo la croce della cima, estremamente panoramica, a 2142 metri. La salita dal Bar Bianco alla cima richiede circa un'ora e mezza di cammino, per superare oltre 600 metri di dislivello.





 





Particolarmente buono è il colpo d'occhio sul pizzo di Olano (m. 2267) e, alla sua destra, sul meno pronunciato pizzo dei Galli (m. 2217),









 







e quello su gruppo del Masino, a nord.







 





Alla cima si può salire anche per una seconda e più diretta via, dalla prima casera sopra il bar Bianco: bisogna cercare, nei prati immediatamente a monte della casera, i segnavia che guidano la salita lungo il versante di pascoli sotto la cima. L'itinerario passa a sinistra di alcuni ruderi e calecc, attraversa una piccola macchia  e, incontrata una traccia più evidente che si tiene nei pressi del crinale che guarda alla conca di Olano, raggiunge, alla fine, la cima. Ovviamente i due itinerari possono essere combinati ad anello.









 

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